Definizione di piccola, media e grande impresa
I criteri per distinguere le aziende che richiedono agevolazioi finanziarie sono diversi e spesso sono combinati tra di loro.
Elenchiamo i principali criteri:
- per dimensione di impresa (piccola, media, grande)
- per tipologia di attività (artigiana, turistica, di servizi, ecc.)
- per settore produttivo (siderurgica, tessile, navale, ecc,)
- per localizzazione geografica (luogo dove viene realizzato l'investimento).
La distinzione per dimensione di impresa è senza dubbio la più importante e rilevante.
Attualmente esiste solo una definizioni di "piccola e media impresa" (PMI), considerando grandi imprese, per logica esclusione tutte le altre.
Il concetto di piccola e media impresa stabilito dall'Unione Europea non va considerato in senso assoluto. Infatti, per esempio, il legislatore italiano, può legittimamente stabilire limiti dimensionali diversi e, talvolta, più restrittivi.
Lo stesso capita nel caso di programmi europei specifici che determinano soglie non necessariamente coincidenti con quelle di PMI.
La definizione è stata stabilita, a livello comunitario, nella raccomandazione pubblicata sulla GUCE del 30/04/1996. Questa raccomandazione risulta successivamente recepita dal legislatore nazionale col decreto del Governo 18 settembre 1997 e dalla Regione Lombardia col DGR. Regione Lombardia 37849.
La normativa comunitaria definisce la PMI attraverso tre criteri:
- Numero di dipendenti
- Fatturato/attivo patrimoniale (requisito economico/finanziario)
- Requisito dell'indipendenza economica.
Ricordiamo che i requisiti devono rientrare tutti e tre nelle soglie stabilite.
Numero di dipendenti
Il numero di dipendenti di un'impresa si calcola in base all'unità lavorativa anno (U.L.A.), cioè il numero medio mensile di dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno.
Un esempio pratico: 120 dipendenti a tempo pieno per tutto l'anno corrispondono a 120 U.L.A., 1 dipendente a tempo pieno occupato per 6 mesi corrisponde a 0,5 U.L.A., 2 dipendenti a tempo pieno occupati per 6 mesi corrispondono ad 1 U.L.A. Se nell'impresa lavorano tra 1 e 49 U.L.A. essa è considerata piccola, se ne lavorano tra 50 e 249 è considerata media, se il numero di U.L.A. è superiore a 249 l'impresa è considerata grande.
Fatturato/attivo patrimoniale
I criteri di fatturato annuo e totale di bilancio si possono alternare tra di loro nel senso che è sufficiente che un'azienda rispetti un solo parametro per poter essere inserita in una delle due categorie (piccola o media impresa).
Per fatturato annuo si intende l'importo netto del volume di affari comprendente le vendite e le prestazioni di servizi che costituiscono l'attività ordinaria dell'impresa, diminuiti degli sconti ed abbuoni concessi alle vendite, dell'IVA e delle altre imposte direttamente connesse con la vendita.
I limiti di fatturato per classificare le imprese sono i seguenti:
- sono piccole imprese quelle con un fatturato non superiore a 7 milioni di euro, oppure con un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro
- sono medie imprese quelle con fatturato non superiore a 40 milioni di euro, oppure con un bilancio annuo non superiore a 27 milioni euro
- sono grandi imprese quelle con un fatturato superiore a 40 milioni di euro, oppure con un bilancio annuo superiore a 27 milioni di euro
Il totale di bilancio: viene calcolato secondo i criteri stabiliti nel DPR 689/74 e secondo le previsioni dell'art. 2423 e ss. del Codice Civile.
Sia il fatturato che l'attivo patrimoniale sono quelli dell'ultimo esercizio contabile approvato precedentemente la domanda di agevolazione.
Requisito dell'indipendenza
Come detto precedentemente, affinché esista una PMI, deve essere rispettato anche un terzo parametro, cioè quello dell'indipendenza. Si considera "indipendente" l'impresa il cui capitale o diritti di voto non siano detenuti per più del 25% da una o più imprese non conformi alle definizioni di piccola e media impresa.
Quindi, nel caso più del 25% del capitale sociale o dei diritti di voti dell'impresa richiedente l'agevolazione siano detenuti da una o più imprese, i parametri di cui sopra si devono applicare anche con riguardo alle controllanti; la somma dei valori delle varie imprese non deve superare quella definita dai parametri.
Ci sono alcune eccezioni grazie alle quali la soglia del 25% può essere superata:
- Se il capitale è detenuto da società di investimenti pubblici, società di capitali di rischio o investitori istituzionali esclusivamente nel caso in cui questi non esercitino alcun controllo individuale o congiunto dell'impresa;
- Se il capitale è disperso in modo tale che sia impossibile determinare da chi è detenuto il capitale di controllo e l'impresa dichiara di poter legittimamente presumere la sussistenza delle condizioni di indipendenza.
Numero addetti | Fatturato/attivo patrimoniale | Indipendenza | |
---|---|---|---|
Piccole imprese | Non superiore a 50 persone |
Non superiore a 7 milioni di Euro |
L'impresa non deve essere controllata per più del 25% da altre aziende non rientranti nei limiti PMI |
Medie imprese | Non superiore a 250 persone |
Non superiore a 40 milioni di Euro |
L'impresa non deve essere controllata per più del 25% da altre aziende non rientranti nei limiti PMI |
Grandi imprese | Più di 250 addetti | Superiore a 40 milioni di Euro |
Settori di appartenenza
Imprese commerciali e di servizi
Per le imprese commerciali e di servizi le soglie dimensionali di piccola e media impresa hanno subito delle variazioni nei seguenti termini:
- Numero dipendenti:
piccola impresa meno di 20, media impresa meno di 95; - Fatturato:
piccola impresa meno di 2,7 milioni di euro; media impresa meno di 15 milioni di euro; - Attivo patrimoniale:
piccola impresa meno di 1,9 milioni di euro; media impresa meno di 10,1 milioni di euro.
Esistono poi agevolazioni per particolari tipi d'impresa. In particolare enti come le Regioni, le Camere di Commercio o le associazioni di categoria concedono molto frequentemente agevolazioni di varia natura, dai contributi a fondo perduto per acquisire apparecchiature ai crediti agevolati alle imprese artigiane.
Un'altra categoria di beneficiari delle agevolazioni è costituita da imprese di settori industriali "particolari" per cui la Commissione Europea ha stabilito una deroga al normale regime degli aiuti di stato.
I settori industriali beneficiari di una disciplina speciale per quanto riguarda gli aiuti sono:
- Industria tessile
- Industria tessile e dell'abbigliamento
- Industria delle fibre sintetiche
- Industria automobilistica
- Prodotti siderurgici fuori CECA
- Costruzioni navali
- Trasporti
- Agricoltura
- Pesca ed acquicoltura
- Interessati.